L'EDITORIALE

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a un anno siamo on-line. Nell’aprile 2011 Bridge Puglia USA, la nuova versione di Bridge Apulia USA, annuario su carta, in lingua inglese, pubblicato fino al 2004, faceva il suo timido esordio nel mare magnum del web, con il supporto di un piccolo gruppo (oggi molto più folto) di autorevoli scrittori, giornalisti, fotografi ed esperti di varie discipline.

      L’obiettivo era ambizioso: proporre al mondo il meglio della Puglia, e piccoli flash sugli Stati Uniti e sul resto d’Italia. Dando spazio all’arte, alla letteratura, alla bellezza della natura, alle tradizioni popolari, alla gastronomia, ad ogni aspetto della cultura, italiana, specificamente pugliese e americana, su cui poter riferire qualcosa di interessante. Rivolgendoci a tutti ma soprattutto a chi, oltreoceano, ha legami con l’Italia e con la Puglia in particolare o semplicemente le ama. Quindi: italoamericani, pugliesi d’America, emigrati o d’origine pugliese, o semplicemente pugliesi e italiani che lavorano in America o americani che abbiano un legame, anche di semplice attrazione, con l’Italia. E poi, certo, italiani che amano gli USA.

      Volevamo una rivista che alleviasse la nostalgia di chi vive tra due terre e due anime (richiamandoci ancora una volta a Tusiani) creando un contatto costante tra le due sponde dell’Atlantico. Un flusso di notizie, immagini, emozioni che mantenesse vivo il ricordo della terra d’origine o che stimolasse il desiderio di nuove visite, nuovi viaggi.

      Le visite – virtuali – in realtà sono arrivate da oltre 100 Paesi del mondo, Italia e Stati Uniti in testa naturalmente, e da oltre 400 città italiane sparse in tutto il Paese. E la conferma dell’interesse dei lettori viene dalle molte decine di e-mail che riceviamo ogni mese. In cui ci sono tanti apprezzamenti positivi ma anche richieste e proposte d’ogni genere che arrivano da Bari e da Taranto, ma anche da Milano, da Roma, da Firenze, da Trieste, da Catania. Da New York, naturalmente, ma anche da Chicago, da Miami, da Santa Fe, da Seattle.

      Ma a strapparmi il sorriso più grande, qualche settimana fa, è stata un’immagine, in una e-mail che arrivava da Irvine, O.C. (Orange County, quella della celebre serie televisiva), fra Los Angeles e San Diego, California.

      Era di Sante, pugliese che vive per lavoro in California da 17 anni. C’era una foto di invitanti zeppole, come quelle che abbiamo proposto nel numero di marzo, e un messaggio: “Ciao, queste sono le zeppole che ha appena fatto mia moglie Lucia seguendo la ricetta di Bridge. Grazie!”

      Il grazie di Sante l’ho girato al nostro esperto gourmet, Dario Ersetti.

      Sono invece io che ringrazio Sante e Lucia per averci confermato che laggiù, nella mitica California, la nostra rivista ha portato, non virtualmente ma davvero, un dolce, fragrante, squisito, pezzetto di Puglia.