L'EDITORIALE
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iconoscimenti confermati per le bellezze di Puglia. In una cerimonia tenutasi a Roma la FEE (Foundation for Environmental Education) ha assegnato anche quest’anno le “Bandiere Blu”, prestigiosi riconoscimenti che premiano l’eccellenza del mare e la qualità ricettiva. Confermate le 11 bandiere già ottenute lo scorso anno dalla Puglia. Quattro le località salentine premiate: le marine di Melendugno, Otranto, Castro e Salve. Nell’area del Brindisino sono state premiate Fasano, Ostuni e Carovigno; Castellaneta e Ginosa nel Tarantino, Margherita di Savoia nella BAT e Polignano a Mare in provincia di Bari. Tutte località imperdibili, ognuna con caratteristiche peculiari e uniche. Polignano, con le sue case sulla roccia, offre uno spettacolo unico. Mare da favole e lunghe spiagge con dune ricoperte, in estate, di gigli selvatici per le marine ioniche. Da Salve, nell’estremo Sud del Salento, che si conferma Bandiera Blu per il nono anno consecutivo, con le sue spiagge di Pescoluse (“le Maldive del Salento”), Torre Pali, Posto Vecchio e Lido Marini, fino a Castellaneta Marina e Ginosa. Fasano, Ostuni e Carovigno, oltre a spiagge bianche con alte dune e un Adriatico scintillante d’azzurro, offrono un entroterra strepitoso con ulivi secolari, alcune delle più belle masserie di Puglia e centri storici di grande fascino. Margherita di Savoia ha nelle sue saline e nella zona umida di valore internazionale la sua peculiarità. Chi conosce Castro, “la perla del Salento”, sa che offre scenari marini unici, grotte e scogliere tra le più belle di Puglia su un mare turchese profondo, e un piccolo centro storico di grande bellezza.
Bandiera blu confermata anche per le bellissime marine di Melendugno, dove contro la volontà popolare approderà il gasdotto TAP (Trans Adriatic Pipeline), mentre il Governo è chiuso nell’indifferenza davanti a incessanti proteste di piazza che sottolineano l’incompatibilità dell’opera con l’importanza naturalistica della zona e con la sua spiccata vocazione turistica e reclamano almeno un approdo differente.
Ennesima conferma di Bandiera Blu anche per quel gioiello che è Otranto, città più orientale d’Italia, con le stradine del suo minuscolo e incantevole centro storico affacciato sul mare, con l’impronta indelebile della storia: ottocento martiri, le cui ossa sono visibili in teche, all’interno della Cattedrale, che durante l’assedio dei Turchi del 1480 scelsero la decapitazione piuttosto che abiurare la propria fede. E la stessa Cattedrale offre la vista di un’opera d’arte unica al mondo: l’incredibile mosaico pavimentale del XII secolo, che raffigura L’Albero della Vita, con storie della Bibbia e misteriose iscrizioni, e che resiste da quasi nove secoli all’usura del tempo. Tutto questo circondato da un paesaggio naturale straordinariamente bello, con un mare trasparente come pochi. Non è un caso che i riconoscimenti per Otranto non si contino. In aprile la cittadina salentina si è classificata quarta tra i “Borghi più Belli d’Italia”, su venti località prese in considerazione. L’annuncio è stato dato su RAI 3, nel corso della trasmissione Kilimangiaro dedicata a questa speciale classifica. Otranto, inoltre, ha ottenuto più volte le “Cinque Vele” di Legambiente per il mare pulito e la “Bandiera Verde” per le spiagge a misura di bambino.
Per chi non la conosce impossibile non scegliere di programmare una visita. Per chi vive in Salento e può raggiungerla in una manciata di minuti impensabile non ritornare, ancora e ancora, a camminare piano tra le sue stradine o a farsi cullare dalle sue acque cristalline.
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