L'EDITORIALE
Vengo dal ’900, dagli anni in cui il già remoto 2000 era un pianeta lontano che immaginavamo come un film di fantascienza (quelli ingenui di allora, con astronauti ricoperti di tute d’argento), da quegli anni ’60 e ’70 in cui il futuro eravamo noi, bambini o giovani di allora, e l’unico futuro possibile per l’umanità ci sembrava quello che noi stavamo disegnando.
Il nuovo erano, e sarebbero stati per sempre, i figli dei fiori che predicavano la pace, le nostre minigonne, che avevano un significato sideralmente diverso da quelle di oggi, i ragazzi con i capelli lunghi e le chitarre che protestavano contro le guerre e le dittature. Poi tutto è andato in un’altra direzione e tra i milioni di piccoli cambiamenti che ci hanno stravolto, senza che ce ne accorgessimo, la vita e l’anima, il ruolo principale va certamente al web ed al suo universo che si è esteso costantemente, inesorabilmente. Parlando delle nuove generazioni e dei loro mutamenti Alessandro Baricco, con una felice metafora, nel suo saggio I Barbari, parla di “specie nuova, che ha le branchie dietro le orecchie” e aggiunge che “dove quelli respirano, noi moriamo”. A meno di non arrivare a dotarci di branchie, naturalmente.
Ci sono voluti diversi anni perché riuscissi ad accettare di passare dalla carta stampata al web e questo forse traspare dal nostro lay-out che può ricordare una rivista tradizionale. Ma oggi, nel varare questo primo Bridge in uno sconfinato mondo virtuale piuttosto che davanti ad una circoscritta platea reale, avverto nuovi brividi. Un po’ come se stessi gettando un messaggio in bottiglia in un oceano, chissà quali sponde potrà mai raggiungere.
Era stato profetico Bob Viscusi nella sua poesia (che proponiamo in apertura di questo numero) scritta per la presentazione della prima edizione di Bridge su carta stampata, a New York, nel lontano 1996: “nella sfera elettronica i ragni filano i cavi per le loro reti”. Nella poesia c’è una capacità visionaria che può sintetizzare in un verso un’intera teoria, una visione della vita, un sentimento che richiederebbero milioni di parole. E alla poesia, nella nostra rivista, abbiamo scelto di dare un ruolo di primo piano. E troverete anche molta natura, arte, letteratura.
La rivista nasce tra Puglia e Stati Uniti, con piccole incursioni nel resto d’Italia. Un ponte arduo, che travalica l’oceano, un ponte verso “l’altrove”. Nonostante i mille cambiamenti e i mille traumi che i nostri anni hanno portato il mito degli Stati Uniti resiste. Per i giovani rappresenta un viaggio di formazione irrinunciabile, per chi vive nella nostra Puglia, per molti aspetti ancora a dimensione d’uomo, il mito possono essere i grattacieli e gli spazi sconfinati dell’America. Ma per gli americani il mito può essere il bianco accecante di una nostra masseria, tra il verde degli ulivi, il sole e il silenzio. Il mito, il sogno da raggiungere, è sempre e comunque al di là del ponte, altrove.
Ringrazio veramente di cuore tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare questa prima edizione di Bridge on-line: i giornalisti, gli scrittori, i tanti specialisti, i fotografi, gli artisti, le mie traduttrici, i grafici, i tecnici. Un grazie speciale a Michele Giordano, senza il suo prezioso supporto questa rivista non avrebbe mai visto la luce.
Da tutti coloro che ci leggeranno attendo pareri, suggerimenti, proposte. La regola del web è avvincere i lettori, trattenerli, imbrigliarli nell’incantesimo dei mondi virtuali. Il mio suggerimento è di leggerci, di entrare nei nostri paesaggi, di tuffarvi nei nostri mari e nei nostri racconti per un po’… E poi di spegnere il computer e tornare in fretta nel mondo reale dove c’è tutto quello che il web non potrà mai darci: i colori e i profumi dei veri paesaggi, la magia delle luci delle città, il sorriso di una persona vera che ci ascolta.
365 giorni all’anno Tra l’America e la Puglia
inquietudini, bilanci e propositi di fine anno Puglia “regione più bella del mondo”
Presa d’assalto da re e divi Quel disastro ferroviario in Puglia
che ha sconvolto la nostra estate L’altra Puglia.
L’amara realtà del caporalato al di là degli scenari da copertina Se la primavera inizia con la tragedia di Bruxelles Un 2016 all’insegna della Puglia, anche in America TEDx Lecce
Le vite straordinarie e le scelte “rivoluzionarie” della gente comune Flavia Pennetta e Roberta Vinci
Icone di Puglia sulla scena mondiale Puglia
La calda estate della cultura Lecce ancora sul New York Times
L’innamoramento della stampa americana per la Puglia e il Sud continua… Ben Hur a Matera
Il rilancio dell’Italia può partire dal Sud Il ricordo di Mario Cuomo, orgoglio degli Italiani d’America TEDex
Da una conferenza le ispirazioni per progettare il futuro Puglia presa d’assalto dai divi
Un treno da non perdere Web
Vieste e Gallipoli le più cliccate dagli italiani Bandiere blu
Dieci spiagge “10 e lode” per la Puglia Rifiuti interrati, ricerche petrolifere e un gasdotto tra le acque cristalline.
Si metta uno stop ai misfatti in Puglia Renata Fonte
30 anni fa il suo omicidio.
Difendeva Porto Selvaggio Pugliamania Nebraska
La favola spiazzante dell’altra America L’albero della vita di Otranto
simbolo dell’Italia all’Expo 2015 Fine d’anno di grandi speranze per la Puglia TEDx
Dalla California a Lecce il coraggio delle idee Bill de Blasio.
È italoamericano il più gettonato candidato sindaco di New York Se Lecce approda sul New York Times,
se alla “Notte della Taranta” arrivano 130.000 persone… Pianoforti in strada a New York Il Grande Gatsby...
Se dal grande schermo il sogno americano fa irruzione nella nostra vita “Se vedi qualcosa, di’ qualcosa”
Considerazioni dopo l’attentato di Boston Il Salento “Territorio dell’anno 2013” 2013, Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti Buoni propositi di fine anno Obama rieletto
Tra sogni e pragmatismo la lezione americana all’Europa La scomparsa di Cristanziano Serricchio, poeta della luce Dieci motivi per venire in vacanza in Puglia “Molto forte, incredibilmente vicino” Zeppole in California Quelle lacrime per la scomparsa di Dalla “Assolutamente grandioso” 11 settembre
dieci anni dopo