LA POESIA
per Joseph Tusiani
in occasione della presentazione di Bridge Apulia USA
Istituto Italiano di Cultura
New York, 11 ottobre 1996
facciamo un ponte
facciamoci ponte
i nostri avi hanno tracciato la linea del ponte
la si può trovare tra le nebbie sopra l’oceano del silenzio
è un’ellisse questa linea
si adegua la mano alla curva del globo
la mano della manodopera sostiene il pianeta
l’italia è una repubblica fondata sul lavoro
il lavoro degli italiani ci portò al nuovo mondo
ogni mattina salutiamo un destino intrecciato del bene e del male
il benessere americano si vince solo nella solitudine americana
qui non si abita in un paese ma sulla superficie del globo
nell’aldilà selvaggio americano e blu volano i cavalli di troia
sotto il mare marrone americano scivolano le bombe all’idrogeno
ricordandosi dell’Italia i migranti cantavano delle arie tristi
ricordandosi dell’america gl’italiani cantavano dei loro rimorsi
le sfere concentriche hanno delle capacità variate
lento è l’oceano quanto è rapida l’aria
questo ponte da decenni un progetto ora sta per realizzarsi
nella sfera elettronica i ragni filano i cavi per le loro reti
sul pianeta che vaga dalla tristezza alla speranza sorge il ponte
ponte nostro qui es in cielo da nobis pacem
le nostre speranze fanno piangere i nostri angeli custodi
ma nonostante tutto ciò facciamoci ponte
San Francisco. Il Golden Gate Bridge. Foto di Santi Visalli